venerdì 27 febbraio 2009

http://petizione.perilbenecomune.org/

PETIZIONE POPOLARE
NON ABBIAMO BISOGNO DEL NUCLEARE
Al Presidente della Repubblica,
Al Presidente del Senato,
Al Presidente della Camera Deputati,
Al Presidente del Consiglio,
Ai Parlamentari tutti
Noi cittadini e cittadine italiane, visto il "Piano Triennale per lo
Sviluppo", approvato dal Consiglio dei Ministri, che lancia "il ritorno
all'energia nucleare¡", facciamo presente che:

a. Il popolo italiano ha votato a larghissima maggioranza, con i 3
referendum del 1987, l'uscita definitiva dell'Italia dall'avventura
nucleare, come hanno deciso anche Austria e Polonia (che non hanno avviato
le loro centrali già costruite), Danimarca, Grecia, Norvegia e Irlanda (che
hanno rinunciato alla loro costruzione), Germania, Belgio, Olanda, Spagna e
Svezia (che hanno deciso di non costruire più centrali nucleari nel loro
territorio, puntando sulle energie rinnovabili).

b. Il nucleare non ci libera dalla dipendenza dall'estero: l'uranio è una
fonte esauribile; per far funzionare le centrali dovremmo importarlo e il
suo prezzo sta salendo ancora più rapidamente del petrolio: dal 2001 al 2007
si è moltiplicato per dieci.

c. Non esiste il nucleare "sicuro" e "pulito": i reattori di "quarta
generazione" sono previsti tra 25-35 anni (dopo il 2030, attorno al 2040);
intanto il governo vuole costruire centrali di "terza generazione" che non
hanno risolto nè il problema della sicurezza ( non c'è solo Cernobyl, ma
decine di incidenti gravissimi come quelli che hanno provocato 7 morti nelle
centrali giapponesi tra il 1995 e il 2005) nè di come smaltire le scorie
che restano radioattive per centinaia e migliaia di anni.

d. La strada maestra sono le energie rinnovabili: Germania, Spagna, Austria,
Grecia, Danimarca e tanti altri stati, europei e non, si stanno liberando
dalla schiavitù del petrolio investendo grandi risorse sull'energia solare
termica, fotovoltaica e a concentrazione, sull'energia eolica e sul
risparmio e razionalizzazione degli attuali consumi. In Italia basterebbe
coprire di pannelli fotovoltaici solo lo 0,1% (un millesimo) del territorio
nazionale (utilizzando un decimo di tetti, pensiline, barriere autostradali
ecc.) per soddisfare il 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica.

e. Il nucleare è fuori mercato, vive grazie a sovvenzioni statali e
militari: Le stime Usa per i nuovi impianti danno il costo del kWh nucleare
a 6.3 cent, addirittura il 20% in più dei 5,5 cent del gas o 5,6 del carbone
(anche questi, peraltro, dannosi per la salute e l'ambiente). Per questo
negli Usa, nonostante gli enormi incentivi stanziati da Bush, nessun privato
ci investe dal 1976. L'unico reattore in costruzione in Europa è in
Finlandia, perchè quello stato carica sul proprio bilancio (dei
contribuenti) smaltimento delle scorie e smantellamento finale della
centrale (che costa quasi come la costruzione). Gli altri 8 stati che, nel
mondo, investono nel nucleare, lo fanno, quasi tutti, per produrre anche
materia prima per le bombe: Cina, India, Russia, Pakistan, Giappone,
Argentina, Romania e l'Iran, attualmente nel mirino degli Usa, perchè non è
suo alleato.

Perciò chiediamo ai massimi rappresentanti di Stato e Parlamento di non
tradire la volontà popolare e non imboccare, con i nostri soldi, questo
costosissimo vicolo cieco.

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